In occasione del pride di Varese, che si terrà sabato 17 giugno 2023, ho pensato di dire la mia sull'argomento aiutando a diffondere informazioni utili a conoscere un mondo che ai più può sembrare distante e complesso. La complessità può confondere, ma credo sia necessaria a descrivere e a dar voce alle varie unicità che tempo addietro venivano ignorate o semplicemente racchiuse in categorie più estese. Informarsi in questo caso rappresenta una forma di chiarificazione e la via d'uscita dalla confusione tramite la messa a fuoco di quegli aspetti che per forza di cose, nel sistema complesso in cui viviamo, non possono più sottostare ad un sistema binario ed eteronormativo.
Freud in "Psicogenesi di un caso di omosessualità in una donna".
Nonostante non sia la sede adatta per proporre un excursus storico della tematica, mi permetto di fare accenni alla mia materia di studio citando testualmente Freud in cui, già nel 1920, in "Psicogenesi di un caso di omosessualità in una donna", diceva: "[...]la ragazza non era affatto malata (non soffriva interiormente, né si lamentava del proprio stato) e il compito richiesto non consisteva nel risolvere un conflitto nevrotico [...]" "[...] il grado di ermafroditismo psichico è in gran misura indipendente dall'ermafroditismo fisico." "La psicoanalisi [...] presuppone negli esseri umani un'originaria bisessualità."
103 anni più tardi...
nonostante siamo in possesso di mezzi, informazioni e conoscenze per convivere con la diversità preferiamo ancora nasconderla nei costrutti di "uomo" e "donna" che secondo alcuni da soli sarebbero in grado di racchiudere diversi continuum:
l'identità di genere (in che genere ci si identifica e si sente di appartenere)
l'espressione di genere (la scelta e l'assunzione di vestiti, comportamenti e interessi associati all'uomo o alla donna)
Il sesso biologico (la presenza o meno di organi maschili e/o femminili)
L'orientamento sessuale (verso chi è orientata l' attrazione sessuale)
L'orientamento romantico (verso chi è orientata l' attrazione romantica)
La relazione e il legame (ovvero con chi e quante persone si desidera passare la vita o parti/e di vita).
Pensare che due termini possano da soli descrivere dignitosamente tutte le possibili interazioni tra le citate dimensioni (che non sono dicotomiche) è inverosimile, se non impossibile. Trovare termini per ogni nuova scoperta invece potrebbe essere altrettanto complicato, così come catalogarle.
Ho pensato comunque di provarci attingendo alle informazioni che sono stata in grado di reperire in rete. Non dubito che manchino molti punti, ma credo che la lista possa comunque essere utile a sensibilizzare in materia e ad aiutare gli interessati nella scoperta di un pezzo importante di sé.
Quindi cosa vuol dire LGBTQ+?
E' un acronimo, la cui versione più completa si scrive "LGBTQIAPK" e sta per lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer, intersessuali, asessuali, pansessuali e kinky; ma è anche un messaggio abbastanza semplice: "siamo tutti ugualmente unici e in quanto tali ugualmente degni d'esistere e di essere rispettati".
Aspettando che il messaggio arrivi a chi di dovere (alla comunità tutta, ci auguriamo) vi lascio un pensiero legato alla prevenzione: essere diversi non è una malattia, ma ci pone sotto ai riflettori e troppo spesso lì sotto ci si finisce al fine di essere accusati, denigrati e calpestati (perché l'ignoto spaventa e si contrappone al "noto", al "mio" che nel confronto col nuovo dovrebbe integrarvisi e svanire) e non per essere elogiati od acclamati. Se vi sentite diversi esploratela questa diversità e fatela vostra, perché il senso di appartenenza e di identità sono alla base del vostro benessere psico-fisico.
Per tutte le situazioni in cui è più difficile fare coming out invece, o in quelle in cui è addirittura sconsigliabile farlo nell'immediato per ragioni di sicurezza, trovate amici, associazioni ed esperti in grado di aiutarvi ad uscirne.
Chiudo augurando un buon mese del pride a tutti e una buona parata!
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